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Al fine di mantenere la sua conformazione e struttura, la porzione interna, centrale, dell'occhio è riempita da una sostanza gelatinosa conosciuta come corpo vitreo, attaccato alla superficie retinica.
Alla nascita e durante i primi anni di vita, il vitreo ha una consistenza piuttosto solida, simile alla melassa. Tuttavia, con il passare degli anni, inizia a coartarsi ed a condensarsi nella sua porzione anteriore, essendo progressivamente sostituito da liquido (acqua), e si stacca dalla superficie della retina, posteriormente.
Nella maggior parte dei casi questo distacco posteriore, o separazione vitreale, accade senza alcun effetto negativo.
Il paziente può avvertire le cosiddette mosche volanti, o miodesopsie, ma nessun rilevante danno alla vista.
In alcuni individui, tuttavia, esistono aree dove il vitreo è più strettamente aderente alla retina, di conseguenza, a mano a mano che la condensazione e lo spostamento anteriore del vitreo, procedono, la retina può trovarsi sottoposta a trazione, con formazione di danni microscopici della sua superficie.
Quando danno ed irritazione avvengono nella regione maculare, la parte centrale e più nobile, la retina stessa mette in moto un processo di cicatrizzazione, con mobilizzazione e migrazione di cellule lungo la sua superficie, nel tentativo di riparare l'area danneggiata.
Si viene a formare un sottile strato membranoso conosciuto com Macular Puker o Membrana Epiretinia (MER) o Maculopatia Cellophane.
Nella maggior parte dei casi, questo tentativo di riparazione che la retina adotta è lieve, con nessuno o scarso effetto negativo da parte del sottile strato cellulare che si forma, che può essere completamente trasparente e non produrre disturbi visivi.
In altri casi, tuttavia, questo processo può essere eccessivo, con la formazione di una membrana opaca e spessa sulla superficie della macula.
Il processo è comunque lento, e può infine autolimitarsi e fermarsi, benchè con il tempo le cellule che compongono la membrana possano iniziare ad esibire proprietà contrattili e a deformare e pieghettare la membrana stessa. Poichè il puker maculare è attaccato alla retina, anch'essa inizia a deformarsi, in associazione con la progressione della malattia.
Quando ciò avviene nella parte centrale critica per la visione, la macula, si possono avvertire i primi sintomi.
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